Estate 2024: il 41,3% degli italiani si concederà una vacanza, ma all’insegna del risparmio e della prudenza.

 

Con l’arrivo della bella stagione e la chiusura delle scuole, sono molti gli italiani in procinto di organizzare le vacanze estive. Un lusso che si potranno concedere in pochi, anche se un numero maggiore rispetto allo scorso anno: nel 2024 il 41,3% degli italiani andrà in vacanza (2,3% rispetto allo scorso anno). Di questi, la maggior parte (52,7%) opterà per un soggiorno “ridotto”, di 3-5 giorni, prevalentemente cercando ospitalità presso amici e parenti.

Si conferma anche quest’anno, inoltre, la tendenza a rimanere entro i confini nazionali (oltre l’80% degli italiani farà questa scelta), anche a causa del rincaro dei voli, di oltre il 13% sulle tratte europee.

Le vacanze, quindi, saranno all’insegna della prudenza e del risparmio: una necessità dettata soprattutto dalla scarsa disponibilità economica, ma anche dall’aumento dei prezzi, specialmente di hotel e ristoranti.

Dal monitoraggio realizzato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, emerge che una famiglia di 4 persone, composta da 2 adulti e due minori, spenderà per una vacanza di una settimana in una località balneare ben 6.377,30 euro, il +10% rispetto allo scorso anno.

Non va meglio per gli amanti del trekking e della natura: la spesa per un soggiorno della stessa durata in montagna, invece, ammonta a 4.678,84, il +4% rispetto al 2023.

Esaminando il dettaglio delle singole voci di spesa, emerge una forte crescita dei prezzi delle escursioni (+7% al mare e +11% in montagna), degli hotel (+14% al mare e +4% in montagna), dei ristoranti (+6%).

Il costo per autostrada e pedaggi, su una tratta medio-breve come quella presa in considerazione, rimane piuttosto stabile, mentre per tratte oltre i 200 km registra, secondo i nostri monitoraggi, aumenti medi del +20%.

Vacanze all’insegna della prudenza e del risparmio anche perché i prezzi sono aumentati un po’ in tutti i settori. I consumatori lo denunciano da tempo.  Federconsumatori ha stilato il tradizionale monitoraggio dei prezzi per una vacanza di una settimana al mare e in montagna, prendendo a riferimento le esigenze e le spese di una famiglia di quattro persone (due adulti e due minori).

Per una settimana in una località balneare, una famiglia arriva a spendere ben 6.377,30 euro, il +10% rispetto allo scorso anno.

Come si arriva a questi costi per una vacanza al mare?

Federconsumatori mette in conto circa 4 mila euro per sette notti in albergo con due camere doppie (288 euro a camera al giorno) e segnala un rincaro del 14% rispetto ai prezzi del 2023.

Nelle spese inserisce 538 euro per lo stabilimento balneare, in cui rientrano due lettini e un ombrellone per la settimana, più le consumazioni di caffè gelati e snack al bar.

577 euro per due escursioni, una di mezza giornata in una località caratteristica e una giornaliera in barca, che costa circa 99 euro a persona comprensiva di tutto. I prezzi della voce escursioni aumentano del 7%.

Calcoliamo anche i costi del trasporto, di sport e divertimenti vari, una cena fuori e una serata al pub, nonché la sosta in autostrada. Senza farsi mancare nulla, insomma, si arriva alla bella cifra di oltre 6300 euro per una famiglia di quattro persone che voglia trascorrere una settimana al mare.

Non va meglio per gli amanti del trekking e della natura: la spesa per un soggiorno della stessa durata in montagna, invece, ammonta a 4.678,84, il +4% rispetto al 2023.

In questo caso, il prezzo dell’hotel in montagna ammonta a circa 3 mila euro (più 4% rispetto allo scorso anno) mentre per due escursioni, una giornaliera in montagna e una passeggiata a cavallo, la famiglia deve mettere in conto una spesa di 332 euro, in aumento dell’11% rispetto allo scorso anno. Aggiungendo anche qui le spese per lo sport, come l’attrezzatura da trekking, divertimenti e ristorante e trasporti, si arriva a una cifra di oltre 4600 euro.

Nel dettaglio delle singole voci di spesa, emerge una forte crescita dei prezzi delle escursioni (+7% al mare e +11% in montagna), degli hotel (+14% al mare e +4% in montagna), dei ristoranti (+6%).