Strisce blu, retromarcia del Ministero.
Nell’incontro del 27 marzo scorso, il Governo e l’Anci, dovevano discutere sulla vicenda dei parcheggi con le strisce blu. Autorevoli pareri Ministeriali, infatti, avevano sostenuto la non applicabilità delle multe a chi prolungava la sosta oltre l’orario pagato, ma che si doveva semplicemente pagare la differenza di tariffa. Dall’incontro, però, è scaturito, un cambiamento d’impostazione: infatti, la multa può essere ugualmente fatta, sempre che i Comuni abbiano adottato una “specifica previsione” (?). La classica soluzione all’italiana!
Il Governo ha, in sostanza, deciso di stare dalla parte dei Comuni, permettendo che le sanzioni vengano di nuovo applicate come prima! Alla base di tale decisione non c’è una Legge o il codice della strada, ma semplicemente un regolamento Comunale.
Con 8000 Comuni in Italia, avremo 8000 regolamenti Comunali, e molto facilmente, 8000 penali diverse. Potrà accadere, per assurdo, che la sanzione sia diversa per ogni Comune.
Una soluzione pasticciata, che permette ai comuni di fare “cassa”, applicando multe che non sono previste dal codice della strada.
Secondo la Federconsumatori, l’Anci poteva esprimersi con più rispetto nei confronti dei cittadini già pesantemente tassati, indicando come procedura applicabile, quella già in opera nel comune di Sassari, che dà 60 giorni di tempo al cittadino/consumatore per mettersi in regola pagando la differenza tariffaria. E’ necessario quindi, secondo Federconsumatori, trovare quanto prima una soluzione condivisa tra tutti i soggetti in campo, per evitare un’ulteriore spaccatura tra il cittadino e le istituzioni ma, in particolar modo, per uniformare la procedura su tutto il territorio Nazionale.