Benzina:Il petrolio scende e i prezzi salgono.

Le quotazioni petrolifere continuano a scendere, sono ai minimi da 6 anni a questa parte, eppure il prezzo della benzina oggi è in rialzo.

Questa volta l’alibi utilizzato dalle compagnie è il cambio, oggi l’Euro è a 1,12 sul dollaro.

Un comportamento che testimonia, se ce ne fosse bisogno, ciò che la Federconsumatori denuncia da anni: il meccanismo della doppia velocità. I prezzi sono sempre pronti a salire a ogni minimo accenno delle quotazioni o del cambio, ma sono lentissimi nella discesa.

Per comprendere quest’anomalo andamento basta considerare i costi di luglio 2008, quando il prezzo del barile toccava il record di 147,27 dollari, con il cambio euro/dollari a 1,58. Allora un litro di benzina costava 1,523 Euro, con le tasse (Iva – accise) che incidevano per il 53,7% sulla benzina e per il 44,53 % sul gasolio, venduto a 1,518 Euro al litro.

Oggi che il barile è crollato a 44,35 dollari, la benzina è venduta in media a 1,54 Euro al litro.

Calcolando la svalutazione dell’Euro sul Dollaro, il deprezzamento del petrolio e il peso di accise e IVA, emerge che oggi la benzina dovrebbe costare ben 12 centesimi di meno rispetto al prezzo attuale.

Un sovrapprezzo che pesa sulle tasche dei cittadini: +195 euro in termini diretti (per un consumo di 1.500 litri l’anno), +118 Euro annui in termini indiretti (dovuti all’impatto del costo dei carburanti sui prezzi dei beni di prima necessità che, nel nostro Paese, sono distribuiti per l’86% su gomma), per un totale di + 313 euro annui. 

Alla luce di questo aggravio è fondamentale avviare misure tese al calmieramento dei prezzi, attraverso la completa liberalizzazione del canale di distribuzione e l’ampliamento della rete no-logo (presso la quale si risparmia anche 8-9 centesimi al litro). È necessario inoltre evitare categoricamente qualsiasi nuovo aumento delle accise.

Prezzi Benzina senza piombo luglio 2008

Prezzi Gasolio auto LUGLIO 2008

Prezzi Benzina senza piombo gennaio 2015

Prezzo Gasolio auto gennaio 2015