Inchiesta su Samsung Italia e Apple!

ANTITRUST: OBSOLESCENZA PROGRAMMATA: INCHIESTA SU SANSUNG ITALIA E APPLE!

Molte consumatrici e consumatori lo sospettavano da tempo, ma ora c’è una svolta ufficiale. L’Antitrust ha aperto  due indagini sui gruppi di Samsung e di Apple attivi in Italia per pratiche commerciali scorrette.

L’Authority intende verificare se corrispondano al vero diverse segnalazioni di consumatori e i primi esiti di un’attività preistruttoria svolta d’ufficio: le due aziende avrebbero sfruttato “le carenze di alcuni componenti per ridurre nel tempo le prestazioni dei loro prodotti e indurre i clienti ad acquistarne nuove versioni”.

Accuse simili c’erano state nelle settimane passate in Francia nei confronti di Apple!

Secondo l’Autorità, sarebbero stati inoltre proposti ai clienti “aggiornamenti software dei propri telefoni cellulari senza segnalare le possibili conseguenze dello stesso aggiornamento e senza fornire sufficienti informazioni per mantenere un adeguato livello di prestazioni di tali dispositivi, promossi ed acquistati per le loro specifiche ed elevate caratteristiche tecnologiche”. Tali comportamenti “potrebbero risultare in violazione degli articoli 20, 21, 22 e 24 del Codice del Consumo”.

L’obsolescenza programmata è una pratica commerciale ampiamente criticata secondo cui i prodotti vengono costruiti con una data di scadenza in modo che i consumatori siano costretti a sostituirli. Per i consumatori questa pratica non è etica e si sospetta che sia particolarmente diffusa nel settore dell’elettronica, che produce montagne di rifiuti non riciclabili ogni anno, si legge su thelocal.fr.

Il mese scorso Apple ha confermato ciò che si sospettava da anni, cioè di rallentare intenzionalmente le prestazioni degli iPhone più vecchi mentre le loro batterie si indeboliscono con il passare degli anni. Poiché “le batterie agli ioni di litio perdono capacità di rispondere ai picchi di corrente quando sono al freddo, hanno poca carica o sono vecchie” e ciò “può portare all’inatteso spegnimento dell’apparecchio per proteggere i suoi componenti”, ha dichiarato Apple. “Lo scorso anno abbiamo rilasciato una funzionalità per iPhone 6, iPhone 6s e iPhone Se per limitare i picchi istantanei ai casi strettamente necessari, in modo da evitare lo spegnimento improvviso quando si verificano queste condizioni”.

In pratica, Apple per motivi di sicurezza è andata a diminuire le prestazioni degli iPhone che presentavano una batteria fin troppo consumata. Nonostante le scuse (“sappiamo che alcuni di voi ritengono che Apple vi abbia deluso. Ci scusiamo. Abbiamo sempre desiderato che i nostri clienti potessero utilizzare i propri iPhone il più a lungo possibile), negli Usa sono partite immediatamente delle class action per il comportamento “ingannevole, immorale e non etico”.