CANONE RAI.
Affermiamo la netta contrarietà all’ipotesi di far pagare il canone tv in bolletta.
Questo tributo va pagato con strumenti e modi propri. Non bisogna fare confusione e creare pericolosi pot-pourri in bolletta.
Soprattutto, non si può, e non si deve, addebitare in bolletta il canone anche ai cittadini che il televisore non l’hanno proprio.
Esigere il canone da chiunque abbia un’utenza elettrica ossia famiglie, imprese, uffici pubblici, condomini, pensionati, studenti e disoccupati, costituisce un’evidente lesione di norme costituzionali ancora vigenti, che ci riserviamo di impugnare davanti alla Corte Costituzionale.
È illegale e improponibile, quindi, a nostro parere, chiedere di pagare il canone in maniera generalizzata, non esclusivamente a chi effettivamente ha un apparecchio televisivo.
Mettere il canone RAI in bolletta sarebbe un gran pasticcio, oltre, che una grande ingiustizia.
In questo modo, il consumatore che già trova grande difficoltà a leggere e capire una bolletta elettrica non saprebbe più cosa sta pagando e perché. La bolletta elettrica che già ha un 50% di voci non connesse alla fornitura di energia elettrica diventerebbe un bollettino pieno di voci non collegabili al consumo energetico.
Siamo d’accordo sul fatto che la Rai debba avere a disposizione risorse da investire, ci auguriamo, nell’offerta di contenuti di qualità e di elevato livello culturale. Per fare ciò, chiediamo che le risorse siano reperite attraverso un’ampia e intensa lotta all’evasione di questo tributo.