Violati 68 milioni di account.

Un’ ondata di spam ha investito gli utenti di Dropbox: violati 68 milioni di account

Dopo Yahoo!, LinkedIn e MySpace una grossa violazione hacker ha colpito nei mesi scorsi Dropbox, il popolare servizio di archiviazione online, che a marzo scorso ha raggiunto il traguardo del mezzo miliardo di utenti.

C’è voluto un po’ prima che arrivasse la conferma ufficiale, ma ora i sospetti sono diventati realtà: i nomi utente le password di centinaia di utenti di Dropbox sono stati trafugati.

Il furto non è avvenuto, però, grazie alla violazione dei sistemi della società: i dati di accesso sono stati rubati da altri siti e poi utilizzati per accedere agli account Dropbox.

Quindi, gli utenti i cui account sono stati compromessi hanno iniziato a ricevere una gran quantità di spam: è stato proprio l’insolito ammontare di posta indesiderata ricevuto nella casella utilizzata per registrarsi a Dropbox che ha insospettito i primi utenti, i quali hanno avvisato la società ed essa, a sua volta, ha potuto ricostruire così l’intera vicenda.

I problemi sono iniziati poco dopo la metà di luglio, ma solo ad agosto è arrivata conferma tramite un post sul ufficiale di Dropbox.

Sul blog aziendale, Dropbox mette a disposizione le indicazioni con cui cambiare le credenziali; come Federconsumatori vi consigliamo comunque di adottare un’autenticazione e una password più complessa. Insomma, abbandonare le classiche ‘123456’, o addirittura la stessa parola d’accesso ‘password’ che secondo statistiche periodiche sono incredibilmente ancora le credenziali più usate dagli utenti nel mondo.