Canone Rai
Il canone Rai si pagherà sulla bolletta elettrica, questo è un dato. Sono ancora tanti, però, i consumatori che ci chiedono in che modo avverrà il pagamento, chi dovrà effettivamente pagare, visto che non tutti i contratti di energia elettrica corrispondono a un abbonamento Rai (si pensi alle seconde case), o non sempre il titolare dell’abbonamento corrisponde al titolare del contratto di energia. Il canone, per cominciare, sarà addebitato in automatico dove c’è la residenza anagrafica del contribuente che ha un contratto di energia elettrica, e sarà valido per tutti i residenti. Lo Stato, infatti, presume la detenzione di un televisore per ogni abitazione di residenza. Se così non fosse, si dovrà presentare regolare autocertificazione, con validità un anno, all’Agenzia delle Entrate.
Il decreto, inoltre, non fa riferimento al possesso di smartphone, tablet e PC.
Consigliamo di evitare di inviare autocertificazioni anticipate, ma di aspettare che arrivi la richiesta irregolare di pagamento del canone.
Il canone si paga solo sulla prima casa e una sola volta nella famiglia, a condizione che i coniugi e/o i figli siano tutti residenti nello stesso immobile. Nel caso di coppia di coniugi con residenze in due immobili diversi, su entrambi gli immobili, la società elettrica addebiterà, nella bolletta, il canone. Si pagherà in sostanza due volte. Lo stesso dicasi per i figli: se questi ultimi cambiano residenza dovranno pagare il canone nell’immobile anche se in locazione o in comodato.
L’importo del canone Rai è stato ridotto da 113,50 a 100 euro.
Il canone si pagherà in bolletta dal 1 luglio 2016 e comprenderà le rate dei mesi precedenti. Dal 2017 invece 10 rate da 10 euro, da gennaio a ottobre. Chi ha un contratto con la tariffa D3, da residente con impegno di potenza superiore a 3 kW deve pagare il canone. Chi ha un contratto con la tariffa D3, da non residente non deve pagare il canone.
Nulla cambia rispetto alle comunicazione di variazioni intervenute nel corso dell’anno: dichiarazione all’Agenzia delle entrate per cessioni, cambi di residenza, furti (allegare denuncia), conferimento in discarica (allegare alla richiesta di disdetta la documentazione attinente), morte dell’abbonato. Non sono previste sanatorie per gli arretrati, che andranno in prescrizione a distanza di 10 anni. L’esenzione è prevista per gli over 75 con un reddito inferiore a 8.000 euro annui. Gli uffici, gli studi e gli esercizi commerciali dovranno pagare, qualora abbiano un televisore, tramite il bollettino postale e non in bolletta.