Furti in appartamento.
Furti in appartamento: trend in aumento del 30% sul 2016
Ogni due minuti un ladro si introduce in un appartamento per svaligiarlo. Con una media a livello nazionale di 80 abitazioni su 1.000. Il fenomeno riguarda soprattutto le grandi città, dove i dati parlano di ben 25 furti in casa ogni giorno. A mettere in guardia gli italiani è la recente analisi elaborata da Confabitare (Associazione proprietari immobiliari), guidata da Alberto Zanni, che ha messo a confronto i dati del primo semestre 2017 con quelli dello stesso periodo 2016, mostrando un incremento dei furti del +30% rispetto al 2016. L’indagine, resa nota proprio a ridosso delle grandi partenze estive quando i proprietari lasciano sguarnite le loro abitazioni, mette a confronto le principali città italiane.
A guidare la classifica è Bologna, con un +32,3% rispetto al primo semestre 2016. Seguono Milano con +31% e Torino con +28,2%. La capitale registra un +27,3%, Firenze +24,8%, Venezia +22,5%, Genova +22%, Cagliari +19,5%, Padova +18,7%. Andando verso sud, le percentuali si abbassano. Nei primi sei mesi del 2017, i topi d’appartamento si sono introdotti per lo più a Napoli con +17,3% (rispetto al 2016) e Catania +16,5%. Meno a Palermo 15,4% e Bari 14%. In controtendenza la nostra regione dove i furti in appartamento sono calati del 27,8 % .
La maggiore causa del fenomeno va ricercata nella generale situazione di crisi economica, mentre il 36% delle denunce per reato è da attribuirsi a stranieri senza permesso di soggiorno. Per questa ragione, Confabitare ha approntato un decalogo di consigli che, se attuati, possono contribuire a ridurre il rischio di cadere vittima di “visite indesiderate”. Ecco dieci semplici regole per mettersi al sicuro.
- Durante l’assenza non lasciare mai in casa oggetti di valore, gioielli e, ovviamente denaro sonante: qualora il quantitativo di preziosi fosse ingente, si consiglia il noleggio di una cassetta di sicurezza messa a disposizione da una banca.
- Fotografare gli oggetti di valore che potrebbero essere oggetto di furto: ciò potrebbe servire ai fini di una eventuale ricerca e recupero della refurtiva.
- Chiudere bene la porta d’ingresso e tutti gli altri possibili accessi, in particolare le finestre, i cortili interni e le terrazze attivando, qualora fossero presenti, i sistemi di antifurto elettronico.
- Facebook e Twitter possono risultare un’arma a doppio taglio e spargere la notizia della propria villeggiatura. Mai comunicare a estranei il periodo di assenza da casa e assicurarsi sempre che i propri figli non divulghino tale informazione attraverso chat e social network.
- I preparativi delle vacanze potrebbero essere un’ottima occasione per intrattenere rapporti con chi ci abita accanto: buona idea sensibilizzare i vicini affinché ci sia reciproca attenzione a rumori sospetti sul pianerottolo o nell’appartamento. Nel caso, non esitare a chiamare il 113 o il 112.
- Può essere utile lasciare le chiavi di casa a una persona di fiducia che effettui visite regolari all’interno dell’abitazione.
- Un vecchio espediente utilizzato dai topi d’appartamento è quello di telefonare al numero fisso dell’abitazione presa di mira e verificare la risposta: quindi, mai lasciare messaggi registrati sulla segreteria telefonica fornendo informazioni sul periodo di assenza.
- Se l’assenza è breve, conviene lasciare qualche luce accesa, la radio o il televisore in funzione, simulando così la presenza di qualcuno in casa.
- Non accumulare posta nella cassetta delle lettere perché è indicatore di lunga assenza. Si può chiedere ai vicini o al portiere di ritirarla.
- Se tornando a casa si trova la porta aperta o chiusa dall’interno, non entrare perché potrebbe scatenare la reazione istintiva del ladro colto sul fatto. Meglio non rischiare e chiamare subito il 113 o il 112.