Nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA)
Il premier Paolo Gentiloni , ha firmato i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) e il nomenclatore delle protesi: passaggio storico per la sanità italiana. Si tratta di una riforma attesa da 15 anni.
Nell’elenco delle malattie rare, è previsto l’inserimento di oltre 110 nuove malattie che colpiscono tra i 450.000 e i 600.000 italiani. Tra queste la sarcoidosi, la sclerosi sistemica progressiva e la miastenia grave. La lista delle malattie croniche si allunga con la celiachia e la sindrome di Down. Inoltre con la rivisitazione dell’elenco delle malattie croniche vengono introdotte 6 nuove patologie, tra cui quelle renali e l’osteomielite cronica.
Dalla fecondazione eterologa (fino ad oggi erano erogate solo in regime di ricovero) alle terapie contro l’endometriosi, dai nuovi vaccini all’adroterapia (forma avanzata di radioterapia per la cura del cancro al cervello). Queste altre novità a cui si aggiungono la ridefinizione e l’aggiornamento degli elenchi delle malattie rare e di quelle croniche e invalidanti.
Inoltre vengono introdotte la consulenza genetica e l’enteroscopia con microcamera ingeribile (la gastroscopia si fa con l’ingestione di una pillola contenente una microcamera). In tema vaccini, nei Lea vengono ora compresi l’anti-papillomavirus e l’anti-pneumococco. C’è l’assistenza protesica, che comprende anche gli arti artificiali a tecnologia avanzata.
I Lea (Livelli essenziali di assistenza) sono le prestazioni e i servizi che il servizio sanitario nazionale deve garantire a tutti i cittadini, con le risorse pubbliche, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket). Per monitorare l’erogazione dei Lea, in condizioni di appropriatezza ed efficienza e compatibilmente con le risorse disponibili, presso il ministero della Salute è stato istituito il Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza.
Ogni anno il Comitato predispone un questionario per la valutazione del raggiungimento degli adempimenti. è la cosiddetta “Griglia Lea”, basata su 31 indicatori (dall’assistenza ospedaliera alle liste di attesa, dal controllo della spesa farmaceutica ai dispositivi medici) raggruppati in tre grandi aree: assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro (vaccinazioni, screening, prevenzione nei luoghi di lavoro, tutela degli alimenti, sanità veterinaria, eccetera).
C’è poi l’assistenza distrettuale (assistenza farmaceutica, specialistica e diagnostica ambulatoriale, servizi domiciliari ad anziani e malati gravi, consultori, strutture residenziali e semiresidenziali). Si aggiunge l’assistenza ospedaliera, valutata in base al tasso di ricovero e sulla base di una serie di indicatori di appropriatezza. Quest’anno è stato aggiunto un nuovo indicatore sugli stili di vita (obesità-fumo).