Fallimento Cryo Save Italia s.r.l.
Stiamo in questi giorni ricevendo richieste di assistenza in merito al fallimento della sede legale di Cryo Save Italia S.r.l. , una società a cui molti genitori avevano affidato il cordone ombelicale dopo il parto, per la conservazione delle cellule staminali. Le famiglie coinvolte sono circa 15.000, ciascuna di esse ha pagato dai 2.000 ai 4.000 Euro.
I campioni, secondo quanto riferito dalle fonti ufficiali, sarebbero stati trasferiti al laboratorio del Gruppo PBKM FamiCord in Polonia. Per effettuare una verifica circa l’effettivo trasferimento del cordone ombelicale presso tale laboratorio, i cittadini sono invitati a compilare il modello di contatto presente sul sito https://famicord.eu/contact-with-famicord , con tempi di risposta che, specifica l’azienda, visto l’ingente numero di richieste, potrebbero concludersi verso aprile 2020.
In merito a questa delicata questione come Federconsumatori abbiamo interpellato il curatore fallimentare della Cryo Save Italia per ottenere chiarimenti in merito ai campioni, specialmente quelli che non risultano trasferiti ai laboratori FamiCord. Vorremmo inoltre ottenere le opportune rassicurazioni circa la corretta conservazione dei campioni durante il trasferimento.
Invitiamo i cittadini interessati, per informazioni ed assistenza, a rivolgersi presso i nostri sportelli, al fine di avere assistenza di carattere legale finalizzata a garantire la tutela delle famiglie interessate.
Riteniamo doveroso informare i cittadini, in ogni caso, che vi sono molti dubbi della comunità scientifica circa l’utilità di conservazione del proprio cordone ombelicale: potrebbe non servire a curare le patologie del proprio figlio, in quanto le cellule staminali presenti potrebbero contenere l’alterazione che ha generato la malattia. Non a caso esistono “banche” pubbliche che consentono di trovare la compatibilità delle cellule staminali tra pazienti di ogni parte del mondo. Sarebbe necessario, in tal senso, potenziare il servizio di raccolta dei cordoni ombelicali presso gli ospedali pubblici, ora garantito solo in orari d’ufficio.
Inoltre, in ogni caso, consigliamo ai cittadini di valutare con attenzione tale scelta: quello delle cellule staminali sta diventando, infatti, vero e proprio business, al quale si sono affidate oltre 34.000 mamme dal 2010 ad oggi, spesso su sollecitazione di brochure e consulenti presenti ai corsi pre-parto.
In ogni caso consigliamo di diffidare da chi promette una conservazione di 50 anni delle cellule staminali: le fonti riportano che la vitalità cellulare può raggiungere un periodo di conservazione fino a 15-16 anni.