Decreto vaccini
Il decreto rende obbligatoria “una serie di vaccini che finora erano semplicemente raccomandati. Tra questi vaccini ce ne sono di importanti come quelli contro il morbillo e la meningite che dal momento di approvazione del decreto diventeranno obbligatoria con modalità transitorie che il decreto metterà in luce per consentire a famiglie e sistema di adeguarsi alla decisione senza traumi.
Vorremmo sottolineare come l’intera vicenda sia stata gestita male: la mancanza di informazione, condivisione e coinvolgimento dei cittadini non ha fatto altro che alimentare i dubbi e le incertezze di questi ultimi. L’obbligo comporterà il raggiungimento del grado di copertura necessario, ma rischia di accrescere il disorientamento e la diffidenza da parte delle famiglie. –
Nel merito del provvedimento apprezziamo la soluzione adottata per l’accesso all’istruzione, che ha evitato di penalizzare i bambini vittime incolpevoli della situazione. Per quanto riguarda la parte sanzionatoria, inoltre, riteniamo necessaria tutta la gradualità possibile nella loro applicazione. Per numerose famiglie in situazioni di disagio economico, che molto spesso si accompagna a difficoltà di ordine culturale, le sanzioni pecuniarie rischiano di essere insostenibili, così come i costi dei vaccini stessi. In tal senso dovrebbe essere garantita la completa gratuità dei vaccini obbligatori. –
Ancor di più la perdita della patria potestà dovrà essere utilizzata in casi davvero estremi e sottoposta al vaglio approfondito dei servizi sociali e dei Tribunali dei minori. –
Ecco le 12 vaccinazioni che diventano obbligatorie per materne e asili nido.
Le 4 vaccinazioni già oggi obbligatorie sono:
– antidifterica,
– antitetanica,
– antipoliomelitica
– antiepatite virale B.
A queste si aggiungono:
– l’anti-pertosse,
– l’anti-meningococco B e C,
– l’anti-morbillo,
– l’anti-rosolia,
-l‘anti-parotite,
–l’anti-varicella
e il vaccino contro l’Aemophilus influenza.
È necessario, ora, utilizzare i 60 giorni per la conversione in legge del Decreto per migliorare il provvedimento e per dare maggiore spazio all’elemento dell’informazione delle famiglie –