Green Pass Covid: come funziona il certificato verde.
Green Pass Covid: come funziona il certificato verde per gli spostamenti tra regioni?
La vaccinazione degli italiani contro il Covid-19 prosegue a ritmo serrato e più di 5 milioni di cittadini hanno completato il ciclo di vaccinazione. È possibile rimanere costantemente aggiornati sul numero di vaccinazioni collegandosi al sito del Governo. Intanto il Governo ha introdotto la Certificazione verde, o Green Pass, che permetterà a certe categorie di persone di spostarsi tra regioni rosse e arancioni. Naturalmente gli spostamenti potranno essere effettuati in entrata e in uscita. Nelle regioni bianche e gialle gli spostamenti sono consentiti per tutti, per cui in questi casi non c’è necessità di mostrare alcuna documentazione.
In questo articolo vi spieghiamo in maniera semplice e sintetica che cos’è il Green Pass, a chi spetta e come si ottiene. Soprattutto vedremo in quali casi deve essere utilizzato per gli spostamenti tra regioni italiane a seconda della loro classificazione relativamente ai contagi Covid.
La certificazione verde, chiamata anche Green Pass, è il documento entrato in vigore dal 26 aprile 2021 che consente lo spostamento, in entrata e in uscita, tra regioni in fascia rossa e arancione. Gli spostamenti nelle regioni in fascia bianca e gialla sono sempre consentiti, senza obbligo di certificazione.
Non tutti possono richiedere il Green Pass perché è riservato a determinate categorie di cittadini. Vediamo, in particolare, quali sono le tre categorie di cittadini a cui è destinato il Green Pass:
Le persone che hanno completato il ciclo di vaccinazione
Le persone che sono guarite dal Covid-19
Le persone che hanno effettuato un test molecolare o antigenico rapido con esito negativo
Nei primi due casi la validità del certificato verde è di 6 mesi, mentre nel terzo caso è di sole 48 ore.
La certificazione verde si ottiene in modi diversi a seconda della categoria di destinatari di cui si fa parte.
Chi è stato vaccinato riceve il Green Pass direttamente dalla struttura presso la quale ha effettuato il vaccino. Tutte le persone che hanno completato il ciclo di vaccinazione prima del 26 aprile, data di introduzione del certificato verde, possono richiederlo alla struttura sanitaria, alla Regione o alla Provincia.
Le persone che sono guarite dal Covid-19 ricevono il Green Pass, al momento della dimissione, dalla struttura presso cui sono state ricoverate. Nel caso in cui non ci sia stato alcun ricovero, possono richiederlo al proprio medico di base.
La terza categoria, quella delle persone che hanno effettuato un test molecolare o antigenico rapido con esito negativo, ottiene il certificato dalla struttura presso cui è stato svolto il test.
Chi non è in possesso del certificato verde o lo presenta oltre la data di scadenza, può incorrere in sanzioni molto pesanti. Chi presenta un certificato falso o contraffatto può essere incriminato per contraffazione di documenti.
Chi verrà colto a viaggiare tra regioni rosse o arancioni, sarà punito comunque con pene pecuniarie che vanno da un minimo di 400 ad un massimo di 3.000 euro.