Cresce il consumo di stupefacenti.
Cresce consumo stupefacenti tra i giovanissimi. FIMP: serve più informazione
Alcol, droghe, sigarette, tranquillanti e sedativi: una lista di sostanze diverse che abitualmente vengono consumate dagli adolescenti italiani in quantità tali da posizionare il nostro Paese ai primi posti della classifica europea.
La sostanza illegale più sperimentata, almeno una volta nella vita, è la cannabis. La provano il 21% dei giovani mentre la media europea si attesta al 17%. L’inizio precoce avviene di solito intorno ai 14 anni, ma è in aumento l’utilizzo anche tra i pre-adolescenti.
Questo fenomeno può avere conseguenze negative anche da un punto di vista neuropsicologico.
Lo sviluppo plastico dell’encefalo si completa solo intorno ai 20 anni e quindi ogni sostanza d’abuso, assunta prima, può interferire nel normale processo di maturazione neuronale e dare il via a tutta una serie di effetti avversi come danni sulla memoria breve e riduzione della concentrazione. Esistono poi problemi sulla capacità di problemi solving, sul controllo motorio e sul tempo di reazione. È dimostrato inoltre che l’uso precoce e frequente di droghe può aumentare l’insorgenza di disturbi dell’umore, come ansia e depressione, e favorire il rischio di dipendenza in età adulta.
“La Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) è pronta a dare il suo contributo per contrastare il preoccupante fenomeno del sempre maggiore consumo di sostanze stupefacenti nel nostro Paese. Bisogna puntare su programmi integrati di informazione e formazione già in età scolare fornendo alle famiglie gli strumenti per riconoscere i campanelli d’allarme ed intervenire precocemente”, afferma la Federazione.