Più di 5 milioni milioni di persone, versano in povertà assoluta, oltre il 14% sono bambini!
La povertà assoluta è un dramma che attanaglia l’Italia. Nel 2021 sono in condizione di povertà assoluta poco più di 1,9 milioni di famiglie (pari al 7,5% del totale, dal 7,7% nel 2020) e circa 5,6 milioni di persone (9,4% come l’anno precedente).
Secondo l’Istat, che ha diffuso le statistiche sulla povertà nel 2021, la povertà assoluta conferma sostanzialmente i massimi storici toccati nel 2020, anno d’inizio della pandemia dovuta al Covid-19.
Per la povertà relativa l’incidenza sale all’11,1% (da 10,1% del 2020) e le famiglie sotto la soglia sono circa 2,9 milioni (2,6 milioni nel 2020).
Sono il 10% le famiglie che si trovano in povertà assoluta nel Mezzogiorno (6,7% al Nord e 5,6% al Centro).
Ci sono quasi un milione e mezzo di bambini – 1,4 milioni di minori – in povertà assoluta, pari al 14,2% dei minori.
La povertà assoluta attanaglia più le fasce giovanili che gli over 65, più le famiglie numerose e con bimbi piccoli, più gli stranieri. L’incidenza della povertà assoluta fra i cittadini stranieri residenti è infatti del 32,4%, in aumento rispetto al 29,3% del 2020.
La povertà assoluta è stabile rispetto al 2020, quando ha raggiunto i massimi storici. E riguarda soprattutto le fasce più giovani di età.
«Facendo riferimento alla classe di età – scrive l’Istat – l’incidenza di povertà assoluta si attesta al 14,2% (poco meno di 1,4 milioni) fra i minori; all’11,1% fra i giovani di 18-34 anni (pari a 1 milione 86mila individui) e rimane su un livello elevato (9,1%) anche per la classe di età 35-64 anni (2 milioni 361mila individui), mentre si mantiene su valori inferiori alla media nazionale per gli over 65 (5,3%, interessando circa 743mila persone)».
Nel 2021 peggiora la condizione delle famiglie più numerose. È in povertà assoluta quasi una famiglia su quattro fra quelle composte da cinque persone. In situazione difficile anche le famiglie con bambini: è in povertà assoluta quasi una famiglia su quattro fra chi ha tre figli minori.
«Nel 2021, l’incidenza di povertà assoluta è più elevata tra le famiglie con un maggior numero di componenti: raggiunge il 22,6% tra quelle con cinque e più componenti e l’11,6% tra quelle con quattro; segnali di miglioramento provengono dalle famiglie di tre (da 8,5% a 7,1%) e di due componenti (da 5,7% a 5,0%). Il disagio è più marcato per le famiglie con figli minori, per le quali l’incidenza passa dall’8,1% delle famiglie con un solo figlio minore al 22,8% di quelle che ne hanno da tre in su».
L’incidenza di povertà è più bassa (5,5%) nelle famiglie con almeno un anziano e si conferma al 3,6% tra le coppie in cui l’età della persona di riferimento della famiglia è superiore a 64 anni (nel caso di persone sole con più di 64 anni l’incidenza è pari al 5,1%).
In generale, la povertà familiare presenta un andamento decrescente all’aumentare dell’età della persona di riferimento; generalmente, infatti, le famiglie di giovani hanno minori capacità di spesa poiché dispongono di redditi mediamente più bassi e hanno minori risparmi accumulati nel corso della vita o beni ereditati.
I giovani sono più poveri perché hanno redditi più bassi e non possono attingere a risparmi o eredità.
È «sempre molto difficile la condizione dell’infanzia», scrive inoltre l’Istat. Un modo per dire che la povertà assoluta continua a colpire duro soprattutto i minori. Oltre il 14% dei bambini è in povertà.
«Nel 2021, la povertà assoluta in Italia colpisce 1 milione 382mila bambini (14,2%, rispetto al 9,4% degli individui a livello nazionale). L’incidenza varia dall’11,4% del Centro al 16,1% del Mezzogiorno – spiega ancora l’Istat – Nel confronto con il 2020 le condizioni dei minori sono stabili a livello nazionale, ad eccezione del peggioramento osservato per i bambini dai 4 ai 6 anni (15,4% dal 12,8%)».
La povertà assoluta aumenta al crescere dei figli minori che ci sono in famiglia: l’incidenza va dal 6% per le coppie con un figlio minore, all’11,1% per quelle con due figli minori, e arriva al 20,4% per le coppie con tre o più figli minori. È alta anche fra le famiglie mono genitore con minori (11,5%)
Più difficile la situazione dei minori che vivono in famiglie immigrate.
La cittadinanza gioca un ruolo importante nel determinare la condizione socio-economica della famiglia. Si attesta a 8,3% l’incidenza di povertà assoluta delle famiglie con minori composte solamente da italiani, mentre cresce al 36,2% (dal 28,6% del 2020) per le famiglie con minori composte unicamente da stranieri e arriva al 30,7% nel caso in cui nella famiglia in cui sono presenti minori ci sia almeno uno straniero, ben due volte e mezzo rispetto al valore medio delle famiglie con minori.