Gioco d’azzardo: via libera alle nuove norme che aprono le porte alla pubblicità e al gratta e vinci virtuale.
Un provvedimento inaccettabile in un Paese dove crescono ludopatia e indebitamento da gioco.
Non si introduce nessuna nuova tassazione sugli extraprofitti di banche, aziende energetiche, farmaceutiche, ecc. Non si è deciso nemmeno di tassare maggiormente le grandi rendite e le transazioni finanziarie. Per fare cassa, piuttosto, lo Stato ha pensato bene di dare il via libera ad una serie di norme che sdoganano il gioco d’azzardo.
Le Commissioni parlamentari Finanza e Bilancio al Senato hanno approvato, infatti, il decreto legislativo che riconfigura l’assetto del gioco online. Con la norma si introducono i nuovi gratta e vinci online, con tanto di app per smartphone che simula l’abrasione, inoltre si rischia di aprire le porte al betting all’area Schengen, allargando così il giro di scommesse.
Ciliegina sulla torta: sarà di nuovo possibile pubblicizzare il “gioco sicuro e responsabile”, ammesso che esista.
Parrebbe, inoltre, che i problemi di salute pubblica legata alle dipendenze da azzardo passerebbero inspiegabilmente in capo al ministero dell’Economia e delle Finanze. L’attuale norma, infine, una volta entrata in vigore dovrebbe abrogare tutte le “norme statali di rango primario e secondario, nonché le disposizioni statali di natura amministrativa generale” incompatibili con le nuove disposizioni, sovrascrivendo e abbattendo tutti i paletti e le limitazioni apposti finora ad ogni livello per arginare il dilagare del fenomeno del gioco d’azzardo.
Per non parlare, poi, degli interessi della criminalità organizzata che si celano dietro al gioco d’azzardo, che in questo modo troverebbero un terreno ancora più fertile.
Si tratta di un provvedimento gravissimo, che, tra l’altro, fatta eccezione per qualche voce che ha denunciato la pericolosità e l’assurdità di tale disegno, sta passando completamente in sordina.
I dati sul gioco d’azzardo nel nostro Paese sono già drammatici: in tutte le tipologie di azzardo legale, nel 2022, gli italiani hanno speso 136 miliardi di euro, con una crescita del 22,3% rispetto all’anno precedente. Il valore complessivo delle giocate supera così il 7% del PIL nazionale. È allarmante la crescita del gioco d’azzardo tra i giovani, predisposti in tal senso fin dall’infanzia. Sono solo alcuni dei dati emersi dal “Libro nero dell’azzardo” realizzato da Federconsumatori in collaborazione con CGIL e Fondazione Isscon (https://www.federconsumatori.it/wp-content/uploads/2023/09/report_azzardo_nazionale.pdf).