Rincari le Associazioni dei Consumatori chiedono risposte concrete
Prezzi: lo spot del carrello tricolore non basta. Nell’incontro con il ministro abbiamo chiesto misure concrete ed efficaci per sostenere le famiglie in questa fase difficile.
Nell’ambito dell’incontro del CNCU (Comitato Nazionale Consumatori Utenti) tenutosi il 4-10 -alla presenza del ministro Urso, sono stati richiesti da parte delle Associazioni al Governo, interventi più incisivi e coraggiosi per sostenere le famiglie e aiutarle a fronteggiare i forti rincari in atto.
Non basta, infatti, mettere a disposizione sconti e prezzi calmierati, con modalità e criteri non esattamene chiari. Il carrello tricolore, come è stato ribattezzato, può anche essere stato ideato con le migliori intenzioni, ma di fatto, così come è stato realizzato, sarà probabilmente inefficace, se non come spot pubblicitario. Anzi, più prossimo, forse, a una pubblicità ingannevole, visto che dalle nostre rilevazioni e dalle segnalazioni degli utenti emerge che molti esercizi aderenti non hanno dato alcuna rilevanza agli sconti né alla composizione del paniere, così aleatoria e non accompagnata, per es., da misure condizionali di supporto.
Risultati maggiori e decisamente più importanti per i bilanci delle famiglie si otterrebbero anche solo operando una riforma delle aliquote IVA (che secondo uno studio dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori consentirebbe un risparmio di 531,57 euro annui a famiglia) e una generale rimodulazione di accise ed oneri di sistema su carburanti ed energia, a maggior ragione viste le nuove impennate (gas +4,8% ed elettricità +18,6%). In tal senso, oltre a prolungare la sterilizzazione degli oneri sul gas sarebbe necessario e urgente tornare ad azzerarli anche sull’energia elettrica, così come sarebbe indispensabile operare un taglio sulle accise, prevedendo anche, una volta per tutte, l’applicazione dell’IVA su tali imposte.
In tema energetico, inoltre, è indispensabile e doveroso un passo indietro per quanto riguarda la fine del mercato di maggior tutela: in una fase come quella attuale è impensabile avviare un’operazione di questo tipo, che non farebbe altro che dare i clienti in pasto alle bramosie di un mercato ancora troppo ricco di criticità, incertezze e abusi.
Per quanto riguarda i prezzi e le misure realmente efficaci per il loro contenimento è necessaria la creazione di Osservatori territoriali, coordinati da Mr. Prezzi, che rilevino tempestivamente la dinamica dei prezzi al consumo su un paniere definito di beni e servizi, informando i cittadini sul prezzo più conveniente praticato localmente, adottando al contempo un serio e più efficace controllo sui fenomeni speculativi.
Infine, in tema di sostegno alle famiglie, non si può non intervenire su quello che è uno dei motivi di maggiore sofferenza per i cittadini interessati: il pagamento delle rate dei mutui, specialmente quelli a tasso variabile i cui tassi sono aumentati sensibilmente. Le misure introdotte dal Governo, anche laddove applicate (riceviamo moltissime segnalazioni di cittadini che denunciano dinieghi da parte degli istituti bancari), non sono sufficienti: sono necessari interventi straordinari, che non si limitino ad un ampliamento delle possibilità di sospensione e a una estensione di tali misure anche a chi è in ritardo/difficoltà con il pagamento delle rate, ma che prevedano la ridefinizione dei piani di ammortamento in modo da rendere sostenibile la rata per i cittadini. Federconsumatori, in tal senso, sta studiando una proposta innovativa, che potrebbe riportare le rate dei mutui a tasso variabile su livelli accettabili, che non dovrebbe trovare troppe obiezioni da parte degli istituti bancari.
Non dimentichiamo che proprio questi ultimi, inoltre, insieme alle aziende energetiche, sono tra i percettori dei maggiori extraprofitti generati negli ultimi anni. Extraprofitti sui quali è opportuno disporre una adeguata forma di tassazione, così come sulle rendite finanziarie, in modo da reperire fondi utili da destinare alle misure di sostegno alle famiglie appena descritte.