COMUNICATO
Gradiremmo con questo comunicato che Vi fosse, da parte dell’assessorato alla Sanità e della USL Regionale, una modifica sostanziale per un sistema che è assolutamente fuori da ogni percorso di normalità e serietà per le persone coinvolte.
Il servizio invalidi civili utilizza per eventuali comunicazioni una posta privata, che non trovandoti a casa ti invita a presentarti ad Aosta in Via Chambery per ritirare la raccomandata relativa alle comunicazioni di esiti riguardanti domande di invalidità civile. Quindi, una persona tendenzialmente disabile e magari non abitante ad Aosta per capire come muoversi e per rispondere ad eventuali richieste (eventuali dati devono essere prodotti entro 30 giorni al servizio invalidi) deve recarsi da bassa o alta valle sino ad Aosta per ritirare la raccomandata, che rimane ferma ad Aosta per 15 giorni poi rinviata agli interessati. Stupisce che in una Regione di montagna come la nostra, non si sia pensato ad un accordo tra Posta privata e Poste Italiane S.p.A. che, in caso di non ritiro, la missiva in oggetto sia resa disponibile presso un Punto di poste italiane S.p.A., presente guarda caso in tutti i Comuni non solo della nostra Regione ma in tutta Italia. Riteniamo anomalo, ma anche fuori da una logica di tutela di soggetti deboli come coloro che promuovono un percorso per un giusto riconoscimento di invalidità, che costoro debbano usufruire di percorsi disagiati per esercitare un giusto diritto.