Sovraindebitamento cronico per 1 milione di cittadini.
ll sovraindebitamento cronico mette in crisi oltre un milione di cittadini che non riescono più a pagare le rate in scadenza, mentre altri due milioni pagano in ritardo. La crisi del debito ha dimensioni preoccupanti: oltre sei sovraindebitati su dieci hanno debiti superiori ai 100 mila euro, si ritrovano con più finanziamenti attivi e una qualità della vita devastata, fra ansia, preoccupazione e tagli a spese essenziali quale quelle per la sanità e i farmaci. Un quarto dei sovraindebitati si trova in questa condizione per forme di dipendenza, oltre la metà per il deprezzamento dei beni patrimoniali e per il caro vita.
È il quadro allarmante che emerge da un recente studio sul sovraindebitamento in Italia.
Lo studio mette in luce una realtà allarmante: circa 1 milione di italiani si trova in condizione di sovraindebitamento cronico, con il 2% della popolazione adulta che non riesce più a far fronte ai propri debiti. A questi si aggiungono circa 2 milioni di persone che, pur riuscendo a pagare, lo fanno con significativo ritardo, segnalando una situazione di potenziale rischio.
L’identikit dei sovraindebitati rivela che si tratta in maggioranza di uomini (60%), con età media di 54 anni, lavoratori (73%), con livelli di istruzione medio-bassi (48% licenza media, 39% diploma superiore), redditi inferiori ai 20.000 euro annui (60%) e distribuzione geografica concentrata nel Nord-Ovest (44%).La situazione è particolarmente critica, considerando che il 64% dei sovraindebitati ha accumulato debiti superiori a 100.000 euro, con il 68% che destina oltre la metà del proprio reddito al pagamento delle rate.
Bisogna poi considerare che, fra i sovraindebitati, quasi la metà (48%) ha da 3 a 5 finanziamenti attivi e il 13% ha più di 5 finanziamenti; il 35% paga rate mensili tra 1.000 e 2 mila euro mentre il 9% supera i 2 mila euro mensili.
L’indagine evidenzia diversi fattori scatenanti per il sovraindebitamento: deprezzamento dei beni patrimoniali e caro vita (53%); rifiuto alla rinegoziazione dei prestiti da parte di banche e finanziarie (42%); tendenza a spese eccessive (40%); forme di dipendenza (26%).
Sovraindebitamento significa poi un impatto devastante sulla qualità della vita.
Il 55% rinuncia a spese sanitarie e farmaci essenziali, l’81% soffre di disturbi del sonno legati all’ansia da debiti, quasi il 70% ha dovuto coinvolgere la famiglia nella gestione della crisi e tutti vivono in uno stato costante di preoccupazione.
Le strategie di sopravvivenza tentate comprendono richieste di nuovi finanziamenti bancari (59%), prestiti da parenti e amici (48%) e drastica rinuncia a spese essenziali e vitali.