Prezzi: l’inflazione cresce attestandosi al +1,1%. Ricadute di +327,80 Euro annui a famiglia.
Necessarie misure urgenti per il sostegno alle famiglie in difficoltà e per il contrasto alle disuguaglianze.
Continua a crescere, ad aprile, il tasso di inflazione, che si attesta al +1,1% sull’anno.
Un’accelerazione, spiega l’Istat, al confronto con Aprile 2020, mese in cui i prezzi dei beni energetici avevano subito una diminuzione marcata.
Il carrello della spesa segna un calo del -0,4%, sull’onda della diminuzione, secondo l’Istat, dei costi dei beni alimentari, di quelli per la cura della casa e della persona. Diminuzione che, soprattutto sul fronte dei prodotti alimentari, in realtà non ci sembra sia avvenuta.
Anzi, stando alle rilevazioni effettuate dal nostro Osservatorio Nazionale, i prezzi di alcuni beni alimentari, soprattutto l’ortofrutta, sono anche in salita.
Con l’inflazione a questi livelli, in ogni caso, le ricadute complessive per le famiglie saranno di +327,80 Euro annui.
Un importo oneroso, soprattutto alla luce della crisi che i cittadini e il Paese stanno vivendo a causa delle conseguenze della pandemia.
Alla luce di tale andamento si rende sempre più urgente e necessario un piano di intervento per aiutare le famiglie e rilanciare la domanda interna. Non sembrano ancora sufficienti, in questa direzione, le prime misure tracciate dal Governo, che dovrebbero agire in misura più decisa per il rilancio dell’occupazione e per il sostegno ai nuclei che si trovano maggiormente in difficoltà.
In tale quadro, inoltre, è prioritario affrontare con responsabilità e attenzione la questione, sempre più grave, delle disuguaglianze e delle disparità esistenti nel nostro Paese, prevedendo misure tese a contrastarle ed a riaffermare equità e sostenibilità sociale in un’Italia sempre più divisa.