Inflazione: il tasso frena al 7,7%.
Le ricadute per le famiglie sono comunque pesanti, pari a 2.294,60 euro annui a famiglia.
Nuovi segnali di miglioramento sul fronte dei prezzi: il tasso di inflazione a febbraio si attesta al +7,7% su base annua, -0,3% su base mensile.
Il tasso relativo al carrello della spesa si attesta, invece, al 12,7%.
Il rallentamento della crescita dei prezzi è determinato principalmente dalla frenata dei costi energetici, ma comunque continua a determinare ricadute estremamente onerose per le famiglie: secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori pari a 2.294,60 euro annui a famiglia.
Non bisogna dimenticare, però, che tali aumenti pesano in misura maggiore per le famiglie meno abbienti: questo non fa altro che aumentare le disuguaglianze, le ingiustizie e le difficoltà nel nostro Paese. Per questo il Governo dovrebbe intervenire con urgenza, avviando serie politiche di contrasto alle disuguaglianze e di sostegno alle famiglie e non smantellando aiuti come sta facendo sul fronte dell’energia. Su tale versante chiediamo di non abbassare la guardia prematuramente: seppure i prezzi nel settore dell’energia siano in calo rispetto ai picchi registrati negli scorsi mesi, è necessario tenere presente che si trovano ancora molto al di sopra di quelli dello scorso anno e, pertanto, le famiglie hanno ancora bisogno di sostegno.
Secondo le rilevazioni dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori le famiglie continuano a mettere in atto rinunce e sacrifici:
Riducono i consumi di carne e pesce pari al -16,9% (settori in cui si nota anche uno spostamento verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati);
ricercano sempre più assiduamente offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 47% dei cittadini);
effettuano maggiori acquisti presso i discount (+11%);
rinunciano all’utilizzo dei mezzi propri, per ricorrere ai mezzi pubblici +8,9% (fattore che determina ricadute su negative un servizio, in molte realtà, ancora estremamente carente).
A queste difficoltà e a queste rinunce è giunto il momento di dare risposta, con interventi mirati al sostegno dei redditi e del potere di acquisto delle famiglie, soprattutto quelle con minore capacità di spesa.
Le risorse necessarie possono essere reperite attraverso il potenziamento della lotta ai fenomeni speculativi, all’evasione e all’elusione fiscale, prevedendo al contempo un aumento della tassazione su extraprofitti (non solo in campo energetico) e rendite finanziarie.
Inflazione: il tasso frena al 7,7%. Le ricadute per le famiglie sono comunque pesanti, pari a 2.294,60 euro annui a famiglia.