Consumi:non si vedono segni di ripresa.
. In grave contrazione persino alimentazione e salute.
Secondo le rilevazioni dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori nell’ultimo triennio i consumi sono diminuiti di ben il -10,7%, pari ad una contrazione della spesa complessiva delle famiglie di oltre 78 miliardi di Euro.
Una situazione di forte disagio, che emerge con drammatica chiarezza soprattutto da due dati: l’andamento dei consumi alimentari, diminuiti del -10,4% dal 2008 ad oggi e quello delle spese per la salute, che segnano un -23,1% dal 2008.
Due settori chiave, gli ultimi ad essere intaccati in una situazione di crisi.
Non dimentichiamo che tale andamento non si limita a riportare conseguenze disastrose sulle condizioni delle famiglie, ma continua a produrre effetti deleteri per l’intera economia.
La contrazione dei consumi alimenta, infatti, caduta della produzione e dell’occupazione. Quest’ultima, a sua volta, determina una ulteriore contrazione del potere di acquisto delle famiglie, diminuito di oltre il -13,4% dal 2008 ad oggi.
Tale caduta sarà ulteriormente aggravata, quest’anno, dalla stangata Tasi-Tari, che a fine 2014 comporterà un esborso di ben 373 Euro a famiglia.
Una spirale depressiva da cui, finora, non si intravede via d’uscita.
Non basta la manovra degli 80 Euro, non basta certamente la controversa ipotesi del tfr (trattamento fine rapporto ) in busta paga (che sembra piuttosto un metodo escogitato dal Governo per intascare anticipatamente ben 5 miliardi di euro derivanti dalla tassazione dello stesso): quello che serve realmente e subito al nostro Paese è un serio piano per l’occupazione, che preveda lo stanziamento di fondi per lo sviluppo tecnologico, per la ricerca, per la realizzazione e la modernizzazione delle infrastrutture, nonché per il miglioramento dell’offerta turistica e per la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale.