Congedi per i papà
Quattro giorni, di cui due facoltativi e da sottrarre ai giorni concessi alle mamme. Sono – anzi erano – i congedi per i neo papà che, previsti per il 2017, ora slittano all’anno prossimo. Questo è quanto contenuto nel provvedimento del nuovo Programma nazionale di riforma (Pnr) varato dal governo assieme al Def, la legge di bilancio.
La misura non è stata prorogata e si ferma ai soli figli/e nati, adottati o in affidamento nel 2016. Niente da fare dunque per l’anno in corso e tornano le polemiche sul sostegno alle famiglie. Sostegno che già si limitava alla possibilità per i lavoratori dipendenti di prendersi due giorni facoltativi, ma solo se la madre fosse rientrata al lavoro con altrettanti giorni di anticipo.
Il “contentino” contenuto nel Def per il 2018 prevede la reintroduzione del congedo obbligatorio e facoltativo e il raddoppio dei fondi, da 20 e 41,2 milioni di euro. Inoltre i giorni sono “elevabili a 5 in sostituzione della madre in relazione al periodo di astensione obbligatoria ad essa spettante”. Rimane il fatto tuttavia che l’Italia è l’ultima in Europa.
Siamo il fanalino di coda in Europa:
In Danimarca ai papà spettano infatti 2 settimane, 11 giorni la Francia, 15 la Spagna, 3 + 10 facoltativi il Belgio. Al top la Norvegia dove i neo genitori hanno a disposizione 54 settimane, 9 per la mamma e 6 per il papà, oltre alle 39 destinate a entrambi i genitori.