Bonus Bebè” inadeguato
Con una maratona della commissione Bilancio del Senato nella notte tra il 28 e 29/11/2017 è stata approvata la finanziaria 2018. Tra le molte cose contenute nel provvedimento dalle pensioni ai ticket, c’è anche il cosiddetto “bonus bebè” introdotto per agevolare le famiglie con bimbi appena nati o adottati e che veniva erogato per tre anni.
Con il nuovo testo approvato l’assegno erogato sarà più leggero e dispensato solo per il primo anno.
Nel 2018 verrà corrisposto alle famiglie un assegno di 80 € mensili dalla nascita del bambino e dal 2019 l’assegno sarà decurtato a 40 € mensili. Per un bambino che nasce a ottobre 2018 verranno corrisposti 160 € per l’anno in corso e 400 € per il 2019, sempre restando ferma la condizione economica ai fini ISEE che non deve essere superiore ai 25000 € annui, il bonus viene raddoppiato per un ISEE non superiore ai 7000 € annui.
Secondo una indagine condotta dal’O.N.F., Osservatorio nazionale Federconsumatori sui costi relativi al mantenimento di un figlio, risulta che nei primi 12 mesi di vita nel 2017, il costo varia da un minimo di 7.072,90 € ad un massimo di 15.140,76 €, con un incremento dell’1,2% rispetto il 2016. A questo si devono aggiungere anche le spese sostenute e non rimandabili della pre-nascita che vanno dalle visite mediche all’abbigliamento della futura mamma e che sempre secondo l’O.N.F. ammontano a 2.073,20 €.
Per concludere, ci sembra dunque una manovra oltre che inadatta nelle cifre anche in netto contrasto con la realtà del paese