SPID

Una sola password che dà accesso a 300 servizi online della pubblica amministrazione. Si tratta della Spid, acronimo di Sistema pubblico d’identità digitale, che parte il prossimo 15 marzo, dovrà essere aggiornata ogni 6 mesi, avrà una lunghezza di almeno 8 caratteri di cui un simbolo speciale (%, #, $) e vedrà l’inserimento di lettere minuscole e maiuscole. La password va aggiornata ogni sei mesi. Sarà comunque il gestore dell’identità digitale, a dettagliare gli standard.

I servizi a cui si può accedere sono quelli pubblici: dal pagamento della Tasi al bollo auto. Anche le prestazioni sanitarie o il fascicolo dell’Inps sono gestibili via web, tramite pc, tablet o smartphone. Le indiscrezioni parlano per ora di 114 servizi dell’Istituto nazionale di previdenza (riscatto della laurea, richiesta degli assegni familiari), a cui si aggiungono 103 servizi dell’Inail (consultazione Cud, richiesta bollettini) e molti dell’Agenzia delle entrate.

Ci sono poi 6 Regioni già pronte con alcuni servizi locali: Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche e Toscana (con la possibilità di saldare tributi, mensa scolastica e ticket sanitari via web). Ma fanno sapere dall’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale, altre amministrazioni sarebbero pronte ad annunciare la propria partenza. Tra i Comuni a fare da apripista sarà Firenze

Per proteggere la privacy così come disposto dal garante, sono stati disegnati tre livelli di sicurezza, a seconda del servizio. Al livello base serve solo il pin unico (username e password), al secondo gradino si affianca una “one time password” (usa e getta, come quelle degli home banking), al terzo si aggiunge una sorta di “smart card”, un supporto fisico (è il caso di operazioni come il trasferimento di fondi o lo scambio di documenti con dati sensibili).

A un solo pin si associa anche un unico link, un “bottone” telematico contraddistinto da un logo, la sigla Spid in blu e bianco. Non sarà solo una questione di grafica, Agid ha lavorato affinché il sistema fosse semplice e accessibile per tutti i cittadini, partendo dal fatto che spesso i servizi digitali non vengono sfruttati proprio perché difficili e poco chiari. Il governo sta anche lavorando a costruire un mega portale, un’interfaccia per tutta la pubblica amministrazione digitale e il progetto ha già un nome: Italia login. D’altra parte Spid è la punta di diamante di un nuovo corso in cui rientrano anche l’Anagrafe unica i pagamenti elettronici e il domicilio digitale.

Come ottenere il pin

Lo Spid arriva per raccomanda o per mail. Ma l’invio non sarà automatico, si deve fare richiesta al gestore dell’identità digitale: un’operatore dedicato, accreditato dalla pa e iscritto in un apposito albo (per ora Tim, Poste e Infocert). Per ottenere lo Spid occorre dare dati anagrafici: nome, cognome, sesso, luogo e data di nascita, codice fiscale, estremi del documento d’identità, mail, numero di cellulare. Tutto sarà poi sottoposto a verifica (a vista o per vie digitali). L’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale che guida le operazioni, assicura che lo Spid é a costo zero (esclusa la “smart card”).