Manovra: inconcepibile e dannoso l’innalzamento a 60 euro della soglia per i pagamenti con Pos.
Così si favorisce l’evasione e si limita la libertà dei cittadini.
Sono molte le carenze e le incongruità della manovra di bilancio del Governo, che abbiamo sottolineato nei giorni scorsi. Ma, leggendone il testo completo, sono sbucate fuori altre misure pessime, come quella che modifica la soglia minima dei pagamenti Pos, quella sotto la quale sarà consentito all’esercente rifiutare un pagamento tracciabile.
Finora esercenti e attività di impresa o professionali erano tenuti ad accettare i pagamenti a mezzo Pos, con tanto di sanzione amministrativa, introdotta dal 30 giugno 2022, pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore del pagamento elettronico rifiutato. Una misura che già avevamo giudicato insufficiente, dal momento che l’importo della sanzione era esiguo, poco più che simbolico.
Anziché migliorare la norma e renderla più efficace nella lotta all’evasione e ai pagamenti in nero, il Governo ha pensato invece di inserire nella bozza della Legge di bilancio lo stop all’obbligo del Pos per i pagamenti sotto i 60 euro.
In questo modo, quindi, gli esercenti o i liberi professionisti potranno rifiutare pagamenti con carte di credito, prepagate, bancomat e qualsiasi forma di pagamento digitale, pretendendo dai clienti il pagamento in contanti, senza essere soggetti ad alcuna sanzione.
Una misura che esalta chiaramente il rischio di facilitare l’evasione fiscale, così come del resto viene fatto con la norma che innalza il tetto ai contanti fino a 5.000 euro.
Così, mentre nel resto d’Europa e del mondo si incentiva l’utilizzo della moneta elettronica, in Italia torniamo all’età della pietra, obbligando i cittadini a pagare in contanti, incuranti persino del fatto che l’eccesso di moneta circolante contribuisce ad aumentare l’inflazione, tanto più nel momento in cui si va verso gli acquisti natalizi.
La troviamo un’operazione inconcepibile e dannosa per l’intera economia, assunta nel momento più sbagliato. Ecco perché invitiamo esercenti e professionisti al buon senso: consentire ai cittadini di pagare con la modalità a loro più comoda è un segno di civiltà.
Una volta entrata in vigore la norma, se non vi sarà un rinsavimento da parte del Governo, chiederemo ai cittadini di collaborare a stilare una mappatura, che renderemo pubblica su tutti i nostri siti, degli esercizi e attività che non accettano il pagamento con Pos sotto la soglia d’obbligo e inviteremo i cittadini a non effettuare acquisti e a non fruire delle prestazioni da parte degli esercizi che limitano la loro libertà di scelta.