Rc auto familiare in vigore da domenica, corsa della politica per bloccarla.
Entra ufficialmente in vigore domenica prossima, 16 febbraio, la polizza rc auto familiare, introdotta con il decreto fiscale collegato alla manovra e posticipata a metà di questo mese dal decreto Milleproroghe.
Con un’evoluzione rispetto alla legge Bersani del 2007 il nuovo sistema prevede che all’interno dello stesso nucleo familiare si possa beneficiare della classe di merito più vantaggiosa anche in caso di rinnovo (non quindi solo per la prima stipula) e per tutti i veicoli, anche non della stessa tipologia (quindi anche nel passaggio auto-moto).
A trarne vantaggio saranno, soprattutto, le famiglie che possiedono almeno un’auto e un motoveicolo: una condizione che permetterà, alla richiesta di assicurazione, di registrare la classe di merito più favorevole tra quelle maturate in famiglia.
In altri termini, sarà possibile trasferire le classi di merito sia delle auto che delle moto (o altri veicoli) purché assicurati nella formula Bonus-Malus. Quindi, si potrà passare la classe dalla macchina alla moto e viceversa.
Sempre stando ai dati forniti dall’istituto che ha condotto l’indagine, ciò dovrebbe andare ad alleggerire la situazione assicurativa di almeno 3 milioni di nuclei familiari.
A livello territoriale, il vantaggio sarà soprattutto per i residenti nel Centro Italia (25,2%).
La battaglia in parlamento.
La data potrebbe però slittare ulteriormente. Nelle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, che stanno esaminando il Milleproroghe, emendamenti bipartisan propongono nuovi termini di entrata in vigore: il Pd, con Claudio Mancini, ne chiede il rinvio al 16 giugno, 4 deputati del M5S al 30 giugno, mentre esponenti di Forza Italia e Italia Viva, in due distinte proposte di modifica, chiedono che la novità scatti dal 16 aprile.
Non sono contente le compagnie di assicurazione. L’estensione della rc auto familiare nel decreto fiscale a dicembre scorso è stata infatti salutata dalle imprese come una “vittoria di Pirro”.
Da subito l’Ania, l’associazione delle compagnie, ha paventato un impatto negativo sui prezzi soprattutto a danno degli automobilisti più virtuosi e delle famiglie appartenenti alle classi meno agiate che posseggono un solo veicolo. Il rischio, secondo le assicurazioni, sarebbe quello di far salire i premi e di interrompere così la riduzione in corso dal 2012.