NO ALL’ALIQUOTA DEL 22% SU SERVIZI E BENI ESSENZIALI Animali, anche Federconsumatori chiede l’IVA agevolata.
Carico fiscale eccessivo su milioni di famiglie italiane con animali d’affezione e sulla produzione primaria di alimenti di origine animale.
4 Novembre 2020- Anche Federconsumatori chiede al Governo e al Parlamento lo scaglione agevolato IVA del 10% sulle prestazioni veterinarie e sugli alimenti per animali da compagnia, entrambi gravati dal 22% dell’Imposta.
Il Presidente di Federconsumatori, Emilio Viafora, sottoscrive la lettera aperta al Governo e al Parlamento per una rimodulazione permanente dell’aliquota IVA, già dalla prossima Legge di Bilancio: “La salute e il benessere degli animali, d’affezione e da reddito, vanno sostenuti con interventi fiscali adeguati alla gravità storica di una fase di crisi e di impoverimento generale dei cittadini-consumatori.
La lettera aperta è stata promossa da ANMVI ed è firmata dalle principali sigle della Veterinaria, dell’Industria della salute e degli alimenti animali e da rappresentanze della società come Federanziani Senior Italia.
“Sono momenti cruciali per la programmazione economico-fiscale del Paese, anche alla luce del PNRR, il piano di resilienza e di ripresa italiano ribadito ieri dal Presidente Conte alle Camere”, fanno notare Viafora e il Presidente dell’ANMVI Marco Melosi.
Il settore della salute, dell’alimentazione e del benessere animale è considerato essenziale durante la pandemia e funzionale ad assicurare la continuità della filiera alimentare, della salute degli animali allevati e della sicurezza degli alimenti. “Un’imposta così gravosa rappresenta il più rilevante dissuasore sociale al conseguimento dei nuovi obiettivi strategici – nazionali, europei e globali- del Next Generation EU per un approccio integrato Salute-Agricoltura-Ambiente”- concludono i vertici di ANMVI e FEDERCONSUMATORI.