Niente zucchero ai bambini sino ai due anni.
I richiami negli ultimi anni erano stati ricorrenti. Ma mai così drastici come quelli proposti ora da una ricerca dell’American Heart Association, ripresa in Italia da Repubblica sul quotidiano di carta oggi in edicola e rilanciata on line dall’Huffington post: zucchero completamente vietato ai bambini fino a due anni e molto contenuto fino a diciotto anni (non più di cinque sei cucchiaini al giorno).
Lo studio Usa esclude latte e frutta, che pure produce fruttosio naturale che diventa anch’esso zucchero, ma si concentra su bevande e merendine.
I medici le accusano, infatti, è infatti quella di contenere “calorie vuote”, non associate cioè ad altri nutrienti benefici per l’organismo come proteine, carboidrati, vitamine, calcio.
Comunque da tempo le autorità internazionali cercano di dare precise indicazioni a medici e genitori sulla quantità massima di zuccheri che i bambini posso ingerire al giorno.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) l’anno scorso aveva rivisto le sue linee guida, raccomandando agli adulti di non superare i 50 grammi (10 cucchiaini da tè) al giorno. Subito è stata imitata dalla Food and Drug Administration americana, che ha abbassato anche le sue indicazioni “consentite”.
La scorsa settimana, infine, la Gran Bretagna ha introdotto una tassa sulle bibite zuccherate, che entrerà in vigore nel 2018 con la promessa che gli introiti saranno usati per costruire strutture sportive o promuovere stili di vita salutari. Prima di Londra, anche Messico, Francia, Belgio e paesi scandinavi avevano intrapreso la strada fiscale per ridurre il consumo di dolci.
In Italia non c’è nessuna legge in materia, anche se un tentativo fu fatto nel 2012. Finito nel nulla.Comunque, nel nostro paese, il consumo di calorie giornaliero da parte dei bambini è inferiore alla media europea (un 21% a fronte di una media di 26%), ma c’è un pesante “sovradosaggio” di zuccheri, che tra l’altro creano dipendenza.
Altro che 25 grammi 25 grammi al giorno! I bambini italiani fra 2 e 9 anni raggiungono quota 87 grammi (pur sempre sotto la media europea di 97), pari a una quindicina di cucchiaini e al 20% del fabbisogno di calorie giornaliere.
Ma, secondo le indicazioni dei cardiologi americani, non bisognerebbe superare il 5-10%.