SALDI INVERNALI: ECCO QUANDO INIZIANO.

Il prossimo 4 gennaio in quasi tutte le città italiane partiranno i saldi invernali, ma in molti casi si potrà comprare merce a prezzi scontati già dal 2 gennaio, come in Basilicata, in Sicilia, o in Valle d’Aosta. Il Codacons insiste per una “liberalizzazione dei saldi per creare occasioni di acquisto nei negozi durante tutto l’anno”.

Finiti i giorni “caldi” di Natale e Santo Stefano, ed esauritosi lo shopping selvaggio per i regali da mettere sotto l’albero, le famiglie iniziano a pensare ad acquisti più convenienti: a giorni iniziano infatti i saldi in tutti i negozi della Penisola, da Nord a Sud.

I consumatori devono segnare questa data sul calendario: 4 gennaio. Ma in molti casi si potrà comprare merce a prezzi scontati già dal 2 gennaio, come in Basilicata. Ecco tutte le date diffuse da Confesercenti nazionale e dai portali delle Regioni:

Abruzzo 4 gennaio – 3 marzo 2020

Basilicata 2 gennaio – 2 marzo 2020

Calabria 4 gennaio – 3 marzo 2020

Campania 4 gennaio – 3 marzo 2020

Emilia-Romagna 4 gennaio – durata massima 60 gg

Lazio 4 gennaio – durata 6 settimane

Liguria 4 gennaio – 17 febbraio 2020

Lombardia 4 gennaio – 3 marzo 2020

Marche 4 gennaio – 1° marzo 2020

Molise 4 gennaio – durata massima 60 gg

Piemonte 4 gennaio – durata massima 8 settimane

Puglia 4 gennaio – 3 marzo 2020

Toscana 4 gennaio – 3 marzo 2020

Umbria 4 gennaio – durata massima 60 gg

Veneto 4 gennaio – 28 febbraio 2020

Friuli Venezia Giulia dal 4 gennaio

Sardegna 4 gennaio- durata massima 60 gg

Sicilia 2 gennaio – 15 marzo 2020

Valle d’Aosta 2 gennaio – durata massima 60 gg

Provincia Trento tutto l’anno previa autorizzazione Camera di commercio

Provincia Bolzano variabili a seconda dei distretti

Come sottolineato da un articolo di un quotidiano nazionale, il momento per i commercianti non è buono, come mostrano i dati dell’Istat pubblicati poche settimane fa a proposito dello stato dell’economia italiana. “Per il 2019 si prevede un incremento dei consumi delle famiglie in termini reali (+0,6%) in rallentamento rispetto all’anno precedente, che si accompagnerebbe a un deciso aumento della propensione al risparmio”. Secondo le previsioni non è attesa un’impennata: nel 2020 la crescita della spesa “è prevista della stessa intensità (+0,6%), sostenuta dai miglioramenti del mercato del lavoro.