Garantire la sopravvivenza al cane malato di epilessia diventa un lusso. A partire dal 31 marzo 2017 il famoso fenobarbital viene sostituito da un nuovo farmaco, specificamente dedicato agli animali. Il problema è che il prezzo per una confezione di pillole salvavita passa da 1,50 a 16 euro. L’ennesimo rincaro sulle tasche degli italiani che già pagano a caro prezzo la compagnia di un quattro zampe.
Il salasso è inevitabile, per chi convive con un cane malato di epilessia. Senza quelle cure l’animale è destinato a morte prematura. Ma il fenobarbital – farmaco per gli umani, da sempre usato per curare i cani – non sarà più venduto se la ricetta è firmata da un veterinario.
A sostituire il popolare rimedio arriva il Soliphen, farmaco veterinario contro l’epilessia, di Dechra. E come prevede la legge (decreto legislativo 153/2009), in presenza di un farmaco ad hoc per animali è vietato al veterinario prescrivere, e al farmacista vendere, un prodotto analogo commercializzato per uso sugli umani
La novità entra in vigore tra le polemiche. Federfarma ha inviato due note ai farmacisti, il 2 e il 20 marzo, anticipando l’arrivo della nuova molecola della Dechra per fine mese, e ricordando il divieto di vendere l’equivalente più economico finora usato. Più realisti del re, alcuni farmacisti hanno immediatamente sospeso la distribuzione del farmaco salvavita, senza neanche aspettare l’arrivo in negozio dell’alternativa più costosa. Una decisione immotivata e pericolosa, come denunciato dai medici veterinari dell’Anmvi.
Grazie ai veterinari si deve una “scoperta” di rilievo. I veterinari iscritti all’Ordine di Palermo hanno fatto notare che il nuovo costoso farmaco è inadatto ai cani di piccola taglia e di peso inferiore ai 6 chili. Un dettaglio che dopo alcuni giorni è stato “acquisito” dal ministero della Salute, che in una nota ha preso atto della incompatibilità, e ha stabilito che il vecchio antiepilettico da un euro e mezzo rimarrà prescrivibile per curare i cani piccoli. Sempre dai medici veterinari è partita una richiesta di spiegazioni al produttore del Soliphen, chiedendo di motivare il prezzo del nuovo farmaco. Una domanda che senz’altro rimarrà senza risposta!
L’eccessivo livello dei prezzi dei farmaci veterinari suscita da sempre proteste e indignazione, ma non trova riscontro. È stato denunciato per l’ennesima volta pochi giorni fa in Senato in Commissione sanità nell’ambito dell’esame di due proposte di legge sul tema. La formazione dei prezzi è lasciata al mercato, senza alcun intervento della politica. La conseguenza è che i farmaci per uso veterinario costano anche 10 volte di più di quelli per uso umano, innescando un drammatico problema per persone che hanno animali d’affezione e che per problemi economici non riescono più ad accudirli- siamo veramente un paese strano! facciamo leggi a tutela e facciamo altre leggi contro! Interessante sarà vedere le reazioni sulle proposte di legge che sono allo studio e che prevedono la soppressione per gli animali ricoverati nei canili.