Life 120
Sempre più gravi e inammissibili le panacee promesse dal metodo Life 120, ora capace di curare il Coronavirus.
All’Antitrust abbiamo chiesto la sospensione delle licenze ad operare.
Purtroppo è doloroso e sconfortante notare come sia facile imbattersi, in questo delicato momento, in truffe e tentativi di lucrare sulla paura dei cittadini.
Raggiri vecchi e nuovi, più o meno fantasiosi: tutti ugualmente gravi e deprecabili.
Non manca all’appello nemmeno Adriano Panzironi, da noi già segnalato per i suoi messaggi ingannevoli circa le proprietà del metodo Life 120, sanzionato dall’AGCM e i cui programmi sono finiti nel mirino dell’AGCOM.
L’azione dell’ideatore del metodo Life 120 (che promette di vivere 120 anni) prosegue tuttora indisturbata, così come la vendita di integratori e prodotti da lui stesso messi in commercio.
La novità, che rende ancora più intollerabile questa già grave situazione è che, dopo ictus, Alzheimer, diabete, malattie metaboliche e cardiovascolari, infarto, sclerosi multipla, emicrania cronica, ansia, depressione, attacchi di panico, tachicardia, fibrillazione atriale, etc., Panzironi ora millanta una cura per il coronavirus.
Inutile specificare che il parere reso dal Consiglio Superiore della Sanità in data 9 ottobre del 2018 ha chiarito come il metodo Life 120 si basi su “argomentazioni non supportate da evidenza scientifica”.
Alla luce di queste ripetute e sempre più gravi violazioni abbiamo chiesto all’Antitrust di valutare la reiterazione delle condotte e l’inottemperanza ai provvedimenti adottati dalle Autorità competenti, chiedendo in particolare la sospensione delle attività di impresa a carico dei soggetti coinvolti dalla distribuzione e diffusione del programma.
Ribadiamo intanto a tutti i cittadini di non lasciarsi suggestionare dalle false promesse di cure miracolose, spesso supportate da testimonianze prezzolate.