Cartelle esattoriali
CARTELLE ESATTORIALI: ARRIVA LA PRESCRIZIONE LUNGA?
La bozza della Legge di Bilancio prevedrebbe che, se il contribuente non impugna la cartella, questa si prescrive dopo solo 10 anni.
Si triplicherebbe quindi il tempo di prescrizione della cartella esattoriale per bollo auto che non sarà più di 3 anni ma di 10.
Stessa sorte per le cartelle di pagamento dell’Imu, della Tasi e dell’odiata tassa sui rifiuti.
A prevederlo è un emendamento alla legge di Bilancio, inserito dal Governo che cancella gli effetti favorevoli ai contribuenti stabiliti da una famosa sentenza della Cassazione .
In pratica, con la riforma si vuol introdurre una norma di interpretazione autentica, avente effetti retroattivi, secondo cui una cartella non impugnata nei 60 giorni dalla sua notifica, e quindi divenuta definitiva, si prescrive sempre dopo 10 anni.
Lungamente si era discusso nelle aule dei tribunali, se la cartella di pagamento non contestata nei 60 giorni – e quindi non più impugnabile – sia assimilabile o meno a una sentenza definitiva.
La Cassazione aveva dato interpretazione favorevole al contribuente: secondo le Sezioni Unite, infatti, anche se non impugnata, la cartella mantiene la sua natura di atto amministrativo. Risultato: la prescrizione, anche dopo 60 giorni dalla notifica, non cambia.
Se sarà approvata questa modifica nella legge di Bilancio cambieranno le impostazioni della prescrizione Questo significherà più tempo per i pignoramenti, per le ipoteche e per i fermi auto da parte di Agenzia Entrate Riscossione.