Autostrade
Autostrade- la sentenza del Tar del Lazio provocherà una pioggia di aumenti
Cattive notizie per gli automobilisti italiani. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso contro il congelamento degli aumenti autostradali, aprendo così di fatto a rincari che potranno arrivare fino al 10%. La decisione riguarda in primis i collegamenti stradali tra il Lazio e l’Abruzzo, coinvolgendo e penalizzando ulteriormente anche le zone colpite da gravi eventi sismici. Il provvedimento arriva peraltro nel periodo in cui molti italiani si spostano per le vacanze estive e non avrà contraccolpi economici solo per chi viaggia in auto. Considerando che nel nostro Paese la maggior parte del trasporto delle merci avviene ancora su gomma, gli aumenti finiranno per ripercuotersi anche sui costi dei beni di consumo.
“In un momento in cui le famiglie sono ancora fortemente provate dalla crisi economica e dalla contrazione del potere d’acquisto, nuovi rincari non possono che danneggiare ulteriormente il nostro sistema economico e vanno poi ad aggiungersi ai probabili nuovi aumenti derivanti dalla grave siccità che stiamo affrontando in queste settimane.
Del resto anche prima del pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale (e quindi senza considerare eventuali nuovi aumenti) le autostrade italiane risultavano essere tra le più care d’Europa.
L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha confrontato le tariffe italiane con quelle vigenti in altri Paesi europei. Dalla ricerca emerge che nel nostro Paese il costo medio al km del pedaggio è di 0,7 cent, il -22% rispetto alla Francia e ben il +75% rispetto alla Spagna. È stato inoltre rilevato che in alcuni Paesi, come l’Austria e l’Ungheria, l’utilizzo della rete autostradale è subordinato al pagamento di una sorta di abbonamento – il cui costo varia a seconda del periodo di utilizzo e/o in base alla tipologia di vettura – mentre in altri casi (ad esempio in Germania e in Gran Bretagna) non è previsto alcun pedaggio.