Pausa pranzo: un lavoratore su tre si porta il pasto da casa.
Pausa pranzo: oltre un lavoratore su tre si porta il pasto da casa. Perché consumare la pausa pranzo
in un bar o in un ristorante può essere una stangata: per un piatto di pasta si arriva a spendere oltre 6
euro, per un panino 3,50 euro e un tramezzino costa 2,50 euro. Rispetto al 2001 la pasta è rincarata
del 184%, il panino del 129%, il tramezzino del 225%. Ma ritocchi all’insù ci sono anche rispetto
allo scorso anno, anche se piuttosto contenuti: secondo Federconsumatori la pausa pranzo
quest’anno costa lo 0,6% in più rispetto al 2014.
Gli aumenti sono stati registrati dall’aggiornamento delle rilevazioni dell’ Osservatorio Nazionale
Federconsumatori sui prezzi della pausa pranzo. Per l’Osservatorio un pasto tipo composto da
acqua, piatto di pasta, dessert e caffè consumato in una tavola calda/self service può arrivare a
costare 13,50 euro al giorno, per un totale di 297 euro al mese, ben il 144% in più rispetto al 2001.
Spiega l’associazione: “Alla luce di questi rincari, in tempo di crisi, sono sempre di più i cittadini
che rinunciano alla “pausa pranzo” nei punti self service/bar/mense e preferiscono portarsi il pranzo
da casa. Una scelta sicuramente meno comoda, ma che permette un notevole risparmio: lo stesso
pasto tipo, infatti, preparato a casa costa circa 3,40 euro, cioè il 75% in meno rispetto a quello
acquistato”.