Agenzia delle entrate: Illegittime le nomine di molti dirigenti!

tributi

Con la sentenza n.37/2015, depositata il 17-3-2015, firmata da Alessandro CRISCUOLO – Presidente, Nicolò ZANON – Redattore, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime migliaia di nomine di dirigenti effettuate negli anni scorsi dall’Agenzie delle Entrate, delle Dogane e del Territorio, senza concorsi di evidenza pubblica.

 

La Consulta ha così riaffermato che i dirigenti della pubblica amministrazione vanno selezionati esclusivamente per concorso, anche nel caso di promozioni di dipendenti già in servizio, dichiarando, quindi, illegittima la norma che autorizzava le tre agenzie ad attribuire incarichi dirigenziali a propri funzionari con «contratti di lavoro a tempo determinato, la cui durata è fissata in relazione al tempo necessario per la copertura del posto vacante tramite concorso».

 

Una sentenza incredibile, che rende nulli tutti gli atti e i provvedimenti, anche di natura fiscali assunti in virtù dell’art. 8, comma 24, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento), che autorizzava l’Agenzia delle Dogane, l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia del Territorio a compiere procedure di concorso, da completare entro il 31 dicembre 2013, per la copertura delle posizioni dirigenziali vacanti.

 

E’ una storia tutta italiana questa, che vede 767 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate dichiarati illegittimi in merito alla nomina SENZA CONCORSO PUBBLICO!

Una sentenza fuori dal comune, che scatenerà grande scompiglio dopo che sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, perché dal giorno seguente la sua pubblicazione nascerà un enorme contenzioso. E’ quasi certo, infatti, che tutti gli atti firmati da quei dirigenti, comprese cartelle fiscali e avvisi, potrebbero essere dichiarati nulli. I cittadini che hanno in corso, procedure di assolvimento debito, da parte di Equitalia, potrebbero far ricorso per inesistenza giuridica dell’atto impositivo per mancanza del potere dirigenziale di chi ha sottoscritto l’avviso di accertamento, riguardo all’articolo 7 della Legge 212/2000.

 

     ADUSBEF e Federconsumatori, a livello nazionale, chiederanno l’accesso agli atti alle Agenzie Fiscali, per individuare funzionari e dirigenti promossi illecitamente, affinché in sede di giudizio, nei Tribunali e nelle Commissioni tributarie, siano annullati tutti gli atti illegittimamente sottoscritti.