BONUS 2015
Oltre a una valanga di rincari e tributi, il 2015 porta anche un bonus di 80 euro per i nuovi nati, così come stabilito dalla Legge di stabilità. Gli 80 euro al mese spettano ai nuclei familiari con un reddito Isee inferiore o pari a 25.000 euro annui, e diventano 160 per chi ha un Isee sotto i 7.000 euro l’anno.
960 euro l’anno. Potranno beneficiarne le famiglie italiane, europee o di extracomunitari residenti in Italia, con bambini nati o adottati fra 1 gennaio 2015 e 31 dicembre 2015, per tre anni, quindi fino a tutto il 2017. Il bonus vale fino al compimento del terzo anno di età per i nuovi nati, va fino al terzo anno vissuto con la famiglia per i bambini adottati. In un anno l’importo è pari a 960.
Presto le istruzioni sul sito Inps. Per ottenere il bonus bisogna fare domanda all’Inps, con molta probabilità direttamente dal sito dell’ente previdenziale. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge arriveranno le disposizioni necessarie.
Troppe domande? Il bonus diminuisce.
Per il 2015 la cifra a disposizione è di 202 milioni di euro, 607 milioni di euro per l’anno 2016, 1012 milioni di euro per gli anni 2017 e 2018, 607 milioni di euro per l’anno 2019 e 202 milioni di euro per l’anno 2020. Se i richiedenti saranno di più della cifra stabilita, sarà rideterminato al ribasso l’importo annuo dell’assegno. Il contributo dovrebbe essere esente da tasse e potersi sommare all’altro bonus Irpef da 80 euro per i lavoratori che hanno un reddito entro i 26.000 euro.
Le altre misure: 45 milioni per redditi sotto gli 8.500 euro.
Altri 45 milioni di euro, per l’anno 2015, saranno riconosciuti in buoni per l’acquisto di beni e servizi a favore dei nuclei familiari con un numero di figli minori, pari o superiore a quattro, con una situazione economica corrispondente a un valore dell’Isee non superiore a 8.500 euro annui.