I donatori di sangue in pensione più tardi grazie alla Fornero
L’Inps non conteggia più ai fini pensionistici i giorni di assenza dal lavoro di chi dona il sangue.
Infatti i lavoratori/donatori, in base alla riforma Fornero, dovranno recuperare i giorni di regolare permesso goduti per effettuare i prelievi (si calcolano fino a 7-9 mesi per un’intera vita lavorativa con donazioni regolari), oppure dovranno rinunciare a circa il 2% della pensione.
Se non saranno apportate modifiche al decreto legge 201/2011 convertito nella legge 214/2011 numerosi lavoratori donatori di sangue si vedranno allungare i tempi per andare in pensione . tale disposizione dovrebbe addirittura avere valore retroattivo applicandosi anche a coloro che negli anni passati hanno donato il sangue, senza immaginare che tale attività volontaria e svolta per un impegno sociale avrebbe potuto danneggiarli
Va immediatamente riconosciuto l’errore e corretta questa grave ingiustizia i cui effetti, inaccettabili a livello individuale e sociale, risulterebbero di nessuna utilità per il sistema pensionistico e per i conti pubblici del nostro Paese.
Punire chi manifesta solidarietà e senso civico con la donazione del sangue appare non solo iniquo ma perverso!