Telefonia: inaccettabile la richiesta di WindTre ad AGCOM di rimodulare le tariffe in base al tasso di inflazione. I diritti dei consumatori non ammettono eccezioni.
Sarebbe a dir poco sconcertante, se confermata, la notizia pubblicata da numerosi organi di stampa in merito alla richiesta che WindTre avrebbe avanzato all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in merito alla rimodulazione automatica delle tariffe in base all’attuale tasso di inflazione
L’azienda avrebbe chiesto formalmente all’Authority di poter applicare in modo automatico un aumento del tariffario per poter recuperare l’inflazione in aumento, senza peraltro consentire al cliente l’esercizio del diritto di recesso previsto dalla normativa vigente nei casi di modifica unilaterale del contratto. L’adozione di questa misura risponderebbe, secondo WindTre, alla medesima logica in base alla quale TIM lega all’inflazione le tariffe applicate alle società esterne che noleggiano la sua rete all’ingrosso e che appunto dovrebbe consentire agli operatori di includere l’inflazione stessa nel calcolo dei prezzi applicati al cliente finale.
Una posizione del tutto assurda e inaccettabile, che dimostra come WindTre punti all’esclusiva massimizzazione dei profitti, senza tenere in alcuna considerazione le esigenze e soprattutto i diritti – in primis quello di recesso – della clientela. In un momento in cui si assiste all’aumento esponenziale dei prezzi della maggior parte dei prodotti, con conseguenti rinunce e modifiche dei consumi, persino nell’ambito dei generi di prima necessità, come quelli alimentari ed energetici, WindTre pensa bene di aggiungere un ulteriore elemento di criticità, sentendosi per un non meglio precisato motivo al di sopra delle regole.
Da tempo come Federconsumatori denunciamo l’adozione di prassi commerciali tutt’altro che corrette da parte degli operatori di telecomunicazioni, che non a caso finiscono spesso nel mirino delle Autorità di vigilanza proprio a causa del mancato rispetto delle normative vigenti in materia di trasparenza tariffaria e informativa. L’episodio odierno appare, purtroppo, come l’ultimo di una lunga serie. Chiediamo quindi ad AGCOM di bloccare qualsiasi iniziativa in tal senso da parte di WindTre così come di altri gestori nonché di assumere pubblicamente e formalmente posizione contro questo tipo di richieste, lesive ed irrispettose degli utenti: i diritti dei consumatori non ammettono eccezioni.