Energia, Gdf-Arera: bilancio delle ispezioni congiunte nel 2020.
Dalle ispezioni congiunte della Guardia di Finanza e dell’Arera, l’Autorità per l’energia, nel 2020 sono stati recuperati 14 milioni di euro ed erogate sanzioni per oltre 9 milioni di euro.
Nonostante l’emergenza pandemia abbia ostacolato lo svolgimento dei controlli con sopralluogo, nel 2020 sono proseguite le ispezioni in loco dell’Arera con il supporto del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza. Sospese solo nel primo periodo di lockdown, le attività sono riprese a completamento delle campagne avviate prima della pandemia e a presidio di ambiti sensibili, come la sicurezza gas. E per il 2021 focus sui controlli nell’energia, in vista della fine maggior tutela.
L’azione, spiega una nota congiunta, nel 2020 ha portato a circa 14 milioni di euro di somme contestate, recuperate e a sanzioni per oltre 9 milioni di euro.
Le cifre più significative sono legate ai recuperi di conguagli a favore di clienti finali per errate fatturazioni.
Priorità è stata anche data ai controlli documentali, consentendo di estendere le verifiche ad una vasta platea di soggetti regolati, allargando gli strumenti di intervento per assicurare il rispetto della regolazione.
Nel dettaglio, nel 2020 si sono confermate alcune situazioni critiche in materia di sicurezza gas: sono infatti aumentati i casi di mancate o insufficienti odorizzazioni della rete e quelli in cui i presidii di Pronto Intervento gas si sono rivelati non adeguati.
Nel settore idrico sono state riscontrate significative irregolarità nelle tariffe applicate da gestori di piccole dimensioni, con recuperi medi in bolletta pari a circa 80 €/utente servito, contro una media per gli anni precedenti pari a 27 € utente. L’importo totale delle tariffe risultate non corrette, a partire dal 2014, dopo le verifiche ispettive e oggetto di sanzione, è di circa 77 milioni di euro. Il totale dei recuperi relativi all’accertamento di costi non corretti nel calcolo delle tariffe da parte di gestori di medie o grandi dimensioni, sempre dal 2014 invece è di circa 170 milioni di euro, con recuperi medi in bolletta pari a 22 € utente, per una percentuale di utenza controllata del 40% circa rispetto a quella interessata da approvazioni tariffarie.
Quest’anno le ispezioni continueranno e si focalizzeranno sui controlli in vista della fine del mercato di maggior tutela.
Pur tenendo conto del perdurare dell’emergenza sanitaria, l’attività ispettiva è stata infatti confermata anche per il 2021, anche se la programmazione dei sopralluoghi si manterrà flessibile, in funzione dell’evolversi della situazione epidemiologica. Saranno ancora assicurate le verifiche con sopralluogo in materia di sicurezza gas, alla luce della loro natura di prestazioni essenziali per l’utenza, e rafforzati ulteriormente i controlli documentali.
In particolare, prosegue la nota, i controlli 2021 avranno un focus sull’unbundling contabile e su un campione di imprese di vendita, con l’obiettivo di un rafforzamento di condizioni effettivamente efficienti e concorrenziali nel settore a fronte della progressiva rimozione del servizio di maggior tutela.