Signal for Help, il gesto per chiedere aiuto contro la violenza domestica.
Signal for Help è un gesto che serve a chiedere aiuto nei casi di violenza domestica, nelle situazioni di lockdown e isolamento in casa, anche durante una videochiamata.
Un segnale di aiuto contro la violenza domestica. La mano è rivolta verso la telecamera, quattro dita stese e il pollice ripiegato all’interno, poi le dita si ripiegano e si chiudono. È Signal for Help, il gesto per chiedere aiuto contro la violenza domestica. L’iniziativa è partita in Canada ad aprile dello scorso anno ed è stata rilanciata in questi giorni dal Regno Unito, dopo l’ennesimo caso di femminicidio. Signal for Help sta circolando anche in Italia sulle chat di whatsapp, ripreso dall’associazione Gengle.
Di cosa si tratta? Signal for Help è una richiesta di aiuto silenziosa, un gesto della mano semplice pensato come segnale di allarme da parte delle donne chiuse in casa e a rischio di violenza domestica. È un modo per chiedere aiuto in periodo di lockdown e isolamento domiciliare, situazioni che aumentano i rischi per chi si trova in contesti violenti. Il segnale può essere fatto davanti a una videocamera, quando si partecipa a una chiamata o a un incontro online, per chiedere aiuto in modo veloce e sicuro quando si ritira un pacco sull’uscio di casa.
Signal for Help viene dal Canada. A lanciarlo è stato, nell’aprile dello scorso anno, l’associazione Canadian Women’s Foundation. Lanciato in piena pandemia, il gesto sta diventando popolare.
C’è un modo dunque per lanciare l’allarme se si è vittima di violenza domestica, senza neanche parlare, in un contesto di isolamento come quello causato dalla pandemia. Diverse ricerche hanno già dimostrato un aumento dei casi di violenza domestica durante il lockdown. È accaduto anche in Italia durante il lockdown dello scorso anno.
Fra gli effetti della pandemia sulle donne c’è infatti l’escalation della violenza domestica. Un recente dossier di UN Women denuncia che a livello mondiale 243 milioni di donne e ragazze dai 15 ai 49 anni hanno subito violenza fisica o sessuale dal partner nell’anno precedente. La pandemia peggiora la situazione perché accentua le tensioni familiari e quelle che esplodono a seguito della convivenza forzata. I dati disponibili a oggi, dice il dossier, già suggeriscono che dallo scoppio della pandemia da Covid-19 la violenza contro donne e ragazze, specialmente la violenza domestica, si sia intensificata in diversi paesi.
Le misure di isolamento sociale rese necessarie dalla pandemia COVID-19 stanno rendendo più difficile per coloro che sono a rischio di abusi o violenze cercare aiuto in sicurezza, dice Canadian Women’s Foundation , Signal for Help è un semplice segno con una mano che si può utilizzare durante una videochiamata.
Situazioni di crisi e disastri possono portare a un aumento della violenza di genere, e questo è ampiamente provato. Le direttive anti-pandemia sull’isolamento domestico possono aumentare i pericoli e i rischi per chi vive una relazione violenta.
Signal for Help è stato lanciato dunque in risposta al Covid ed è ora condiviso da diverse organizzazioni in tutto il mondo. Come spiega la Canadian Women’s Foundation, è un segnale di aiuto che non fa riferimento alla lingua dei segni (le associazioni sono state consultate per verificare l’uso di questo gesto) ma è progettato come un movimento da fare con una mano, durante una videochiamata, per comunicare in silenzio che si ha bisogno di aiuto.
Naturalmente la stessa Fondazione riconosce che c’è il rischio che un violento possa venirne a conoscenza, soprattutto se questa campagna continua a diffondersi e diventa popolare. Senza contare che chi vive in situazioni di abuso e violenza domestica è spesso sotto il controllo asfissiante del suo carnefice.
Non c’è insomma una soluzione unica, tanto più che contro la violenza domestica il principale problema non è tanto la richiesta di aiuto quanto l’aiuto effettivo che arriva, e in tempo, prima della violenza e prima che questa diventi femminicidio.
Signal for Help può essere un gesto utile, contro la violenza domestica e di genere, per determinate persone o in determinati contesti, senza che venga lasciata traccia digitale. Un codice di comunicazione universale.